
L’invenzione del romanzo
Raccontare la modernità: la resistenza intellettuale dei conversi spagnoli e l’invenzione del romanzo, tratto da Gianni Ferracuti, Cansóse el cura de ver más libros… Identità nascoste e negate nella letteratura spagnola dei secoli d’oro, disponibile in edizione a stampa su Amazon
«Con la distruzione della Spagna (Hispania, Sepharad, al-Ándalus) si crea qualcosa di radicalmente nuovo. A prima vista si potrebbe dire – è stato detto tante volte – che delle tre tradizioni, due sono espulse, sradicate cacciando le persone che ne erano interpreti, e una rimane, in una sorta di semplificazione: i cristiani che c’erano prima sarebbero, culturalmente parlando, gli stessi cristiani che restano dopo, avendo cacciato ebrei e musulmani. Invece, a uno sguardo più accurato, si scopre meglio la vera causa del trauma: le tre componenti (cristiana, ebraica, islamica) scompaiono tutte e tre! La cultura cattolica che rimane padrona della Spagna dopo le espulsioni è molto diversa dalla cultura cattolica che conviveva con ebrei e musulmani – talmente diversa che fa fatica a riconoscersi ed entra in crisi di identità: si arrocca in una difesa estrema del cattolicesimo, diventa, come si suol dire, più papista del papa, si presenta con un’immagine di durezza, intransigenza, assoluta sicurezza della propria identità e dei propri valori, un’immagine talmente forte ed esasperata da rivelarsi come una maschera nevrotica, che nasconde insicurezza».

