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Gianni Ferracuti: Lo Sciamano e il Pensatore e altri scritti coevi (Arkhé, 1)
Gianni Ferracuti Lo Sciamano e il Pensatore (Arkhé, 1) «Se il divino, paradossalmente, si rivela attraverso il mondo, quest’ultimo può esser vi-sto secondo due diverse prospettive: a) ciò che le cose sono fisicamente; b) ciò che esse si-gnificano in quanto ierofanie. L’uomo arcaico si è occupato della seconda prospettiva. Se la divinità può manifestarsi attraverso il mondo sensibile, questo, allora, non può essere radicalmente altro dalla divinità. Come minimo è necessario che esso sia assoggettato al potere del divino. più specificamente, nella mentalità arcaica e mitica, il mondo «è», formal-mente, un potere del divino. Così l’uomo non si preoccupa di ciò che l’oggetto è secondo la prospettiva scientifico-razionale, non perché…
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Juan Octavio Prenz
Juan Octavio Prrenz: un mitteleuropeo d’oltreoceano Registrazione della serata di Omggio a Juan Octavio Prenz a un anno di distanza dalla sua scomparsa – Museo Revoltella, Trieste Con la partecipazione di Sergia Adamo, Gordana Ćirjanić, Ana Cecilia Prenz Kopušar, Blas Matamoro, Betina Lilián Prenz, Daniel Pageaux, Miran Košuta, Gianni Ferracuti, Marko Kravos.
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Massimo Piermarini: Gottfried Benn e il nichilismo (epub e pdf gratuiti)
La “realtà” è una costruzione culturale, un abito che ci hanno messo addosso senza che noi lo avessimo chiesto e che muta il nostro aspetto, il nostro personaggio, riforma il nostro Io, senza il nostro consenso. La “realtà” considerata come un termine di massiccia oggettività cui adeguarsi è una metafora dell’addomesticamento con il quale abbiamo tradito l’amore, spacciandolo per esso. Infine la realtà imprigiona, sottrarsi ad essa è ampliare gli spazi, potenziare la prospettiva, tentare l’azzardo. Il nichilismo è ricusazione del reale, rigetto del suo statuto ontologico, della sua massiccia e, insieme, opaca vigenza. Apparentemente e almeno in prima battuta, il nichilismo è una sconfitta dell’Io, un’erranza. Ma in realtà…
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Omaggio a Prenz: video del concerto conclusivo
Di seguito il video della parte finale della serata di venerdì 16 ottobre al Museo Revoltella oer la presentazione del volume di studi dedicato a Juan Octavio Prenz: Un mitteleuropero d’oltreoceano, a cura di Sergia Adamo e Gianni Ferracuti, per le Edizioni dell’Università di Trieste. Si tratta della parte musicale dell’omaggio, con un intensa esibizione dei maestri Siavush Gadjiev (pianoforte) e Vasilij Meljnikov (violino)..
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Camino de Santiago
Gianni Ferracuti: IACOBUS, Storie e leggende del Camino de Santiago (seconda edizione riveduta) Camino de Santiago è il nome di un pellegrinaggio che, nella sua forma più classica, parte da Roncisvalle, nei Pirenei, e arriva alla basilica dedicata all’apostolo Giacomo (sanctus Iacobus, Santiago) nella città di Santiago de Compostela, nella parte occidentale della Galizia spagnola: un cammino di oltre 800 km, nella maggior parte dei casi svolto a piedi, seguendo un percorso fissato nel medioevo, e normalmente prolungato – oltre la città – fino al Cabo Finisterre (o Fisterre, in gagliego), tradizionalmente considerato l’ultimo lembo occidentale d’Europa. Si tratta di una devozione molto antica: nel medioevo la città di Santiago…
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Democrazia e liberalismo
Democrazia e liberalismo sono due risposte a due questioni di diritto politico completamente diverse. La democrazia risponde a questa domanda: chi deve esercitare il Potere pubblico? La risposta è: l’esercizio del potere pubblico spetta alla collettività dei cittadini. Ma in questa domanda non si parla di quale estensione debba avere il Potere pubblico. Si tratta solo di determinare il soggetto a cui compete il comando. La democrazia propone che comandiamo tutti: cioè che tutti intervengano sovranamente sui fatti sociali. Invece il liberalismo risponde a quest’altra domanda: chiunque sia ad esercitare il Potere pubblico, quali debbono essere i limiti di questo Potere? La risposta suona così: il Potere pubblico, lo eserciti…
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Vocazione
Questo progetto, programma o pretesa, questa freccia che mira a un bersaglio, questa voce che ci chiama o vocazione, questo destino che è “il nostro” e che siamo radicalmente, non è separabile, né ha realtà concreta indipendentemente da una circostanza precisa, che possiamo chiamare “il nostro mondo”. È stato sempre così, ma Ortega è il primo uomo che lo ha compreso filosoficamente e ne ha fatto la radice stessa della sua dottrina. Perciò questa condizione della vita umana è stata in lui ancora più vera; voglio dire che questa condizione inesorabile fu da lui accettata; e invece di immaginarne un’altra, co-me ha fatto quasi tutto il pensiero occidentale, ne ha fatto…
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Finzioni
«Oggi siamo circondati da ideali esangui e come lontani, privi di aderenza alla nostra individualità. Le verità sono verità di cattedra, gazzette e protocolli, che hanno soltanto una vigenza ufficiale, mentre i nostri giorni e le nostre ore e i nostri minuti camminano per altre vie, carichi di desideri, di speranze, di occupazioni su cui non è caduta nessuna consacrazione. Soffriamo di un’assurda incongruenza tra la nostra sincera intimità e i nostri ideali [ufficiali]» (José Ortega y Gasset, Ideas sobre Pío Baroja)
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Gianni Ferracuti: Dalla teoria alla pratica dell’interculturalità (pdf gratuito)
Gianni Ferracuti Dalla Teoria alla pratica dellinterculturalità Tutella dellelingue minoritarie e delle culture orali in America Latina (Studi Latinoamericani / Estudios Latinoamericanos, vol. 5, 2009, pp. 131-46) Nella costruzione della prospettiva interculturale è avvenuto qualcosa di simile a ciò che è avvenuto con l’ecologia. Inizialmente si trattava di affrontare singoli problemi di inquinamento; poi si è visto che l’inquinamento risulta intrinseco alle forme di sviluppo del sistema produttivo contemporaneo, di qua e di là dalla cortina di ferro, e dunque si è constatata la necessità di ripensare l’intero sistema produttivo in maniera non inquinante. Con l’interculturalità̀, analogamente, si è passati da una fase in cui si trattava di risolvere…
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Gianni Ferracuti, Profilo storico della letteratura spagnola (ebook e cartaceo)
Indice La Spagna delle tre culture…………………………………………………………………………………….. 5 L’Hispania visigota. L’invasione araba secondo la storiografia tradizionale. Chi sono gli arabi? I conflitti religiosi. al-Ándalus. Cordova. La scienza ispano-araba. Dall’emirato al califfato. Letteratura ispano-araba. Filosofi arabi. Sefarad. Gli intellettuali ispano-ebrei. La cabala. La scuola dei traduttori di Toledo. Reconquista e conflitti religiosi. I re cattolici. Cristianizzazione. Letteratura medievale La poesia tradizionale ………………………………………………………………………………………… 38 Le jarchas. La poesia galego-portoghese. Il villancico. La poesia epica. Il Poema de mio Cid ……………………………………………………………………. 46 Il Poema de mio Cid. L’interpretazione del Poema: il neotradizionalismo. L’autore e la datazione. Il significato del poema. Il mester de clerecía ………………………………………………………………………………………….. 59 I giullari e i chierici. Gonzalo de Berceo.…
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Studi Interculturali 1/2019
Contenuto del volume: In memoriam Manuel Rossini Ottavio di Grazia: Ascolto e azione: sul libro dell’Esodo. Gianni Ferracuti: Il Politico e l’idea di nazione: intorno a Mirabeau el político di Ortega y Gasset Pier Francesco Zarcone: Lo spegnersi del Messico post-rivoluzionario Rosanna Pozzi: La città nella lirica di Mario Luzi: presenza costante in dinamico mutamento Anna Annichiarico: Centri di culto panjabi nella Valle del Chiampo: riadattamenti e seconde generazioni Claudio Prencis: Una dedica gioiosa per Gioconda Belli Davide Aliberti: Lingua viva o «museo vivente»? Le principali innovazioni lessicali, morfologiche e fonologiche del giudeo-spagnolo Ksenija Radovic: El orden simbólico de la madre en Las genealogías de Margo Glantz Simona Cipolletta: Carmen…
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Studi Interculturali 2, 2018
Studi Interculturali 2/2018 Sommario Pier Francesco Zarcone: Anniversario di un incubo balcanico: la disgregazione della Jugoslavia Gianni Ferracuti: Don Chisciotte dal mito alla realtà: nuova idea di nazione, critica del tradizionalismo e interculturalità in Unamuno e Ortega y Gasset Mario Farone: «An unsettling glimpse of stillman’s unpredictable violence»: The Tempest di William Shakespeare in «The ultimate city» di J.G. Ballard Michele Federici: L’invenzione del pubblico di Umbria Jazz: comunità e esperienze in movimento Princesa Aquino Augsten: Racconti bilingue spagnolo-guaraní: I mille Oneiroi III, Via Crucis di una donna a cura di Ana Cecilia Prenz Kopušar Pier Francesco Zarcone: Quarant’anni dalla rivoluzione islamica in Irān Pier Francesco Zarcone: Antun Sa‘Ada: Vita, pensiero…